Nella serata di domenica 12 marzo si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles la cerimonia di assegnazione degli Academy Awards, meglio noti come Premi Oscar, il massimo riconoscimento del mondo del cinema, giunto alla 95esima edizione.
Cominciamo con la categoria più attesa, il premio Oscar per il miglior film: la statuetta è andata come da previsioni della vigilia a Everything Everywhere All At Once, film dei The Daniels sul multiverso e sulle vicende sentimentali di una famiglia di immigrati cinesi negli Stati Uniti. Il film ha letteralmente sbancato l'edizione 2023 degli Oscar, aggiudicandosi anche la statuetta per la miglior regia a Daniel Kwan e Daniel Scheinert, per la migliore attrice a Michelle Yeoh, per il migliore attore e attrice non protagonista a Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis, per il miglior montaggio e per la miglior sceneggiatura originale.
A vincere il premio per il miglior attore è stato Brendan Fraser, protagonista del commovente The Whale, film che racconta il difficile rapporto tra un padre obeso e solitario e la figlia adolescente.
Oscar per la miglior sceneggiatura non originale a Women Talking - Il diritto di scegliere, adattamento del romanzo "Donne che parlano" di Miriam Toews, mentre la statuetta per il miglior film internazionale è andata a Niente di nuovo sul fronte occidentale, nuovo adattamento del celebre romanzo di Remarque.
Tra i film di animazione vince come da pronostico Pinocchio di Guillermo del Toro, mentre la sorpresa della serata arriva dalla miglior canzone: tutti si aspettavano una sfida all'ultimo voto tra le popstar Lady Gaga e Rihanna, ma a trionfare è stata Naatu Naatu, canzone del film indiano RRR. Infine tra i documentari vince Navalny.
E l’Italia? Per il nostro cinema quella del 2023 sarà ricordata come un'edizione avara di soddisfazioni: nessuna statuetta per Alice Rohrwacher, candidata per il miglior cortometraggio con "Le pupille", nè per Aldo Signoretti, candidato al miglior trucco per il film biografico Elvis.
Ciò che non è mancato in questa edizione 2023 dei Premi Oscar sono i libri, attraverso le tante opere cinematografiche ispirate alla letteratura americana ed europea.
L’Academy Award ha sempre avuto un feeling particolare con il mondo dei libri, dal momento che registi e sceneggiatori nel corso della storia hanno spessissimo attinto dalla letteratura per realizzare i propri film, dal classico Via col vento del 1939, basato sull’omonimo romanzo di Margareth Mitchell di tre anni prima, fino al più recente Non è un paese per vecchi dei fratelli Cohen, che nel 2008 fece incetta di Oscar ed è tratto dal libro del leggendario Cormac McCarthy. Andando indietro nel tempo, non possiamo però non citare Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (Miglior film nel 2004, dal bestseller fantasy di J. R. R. Tolkien), Il silenzio degli innocenti (1992, dal thriller di Thomas Harris), La mia Africa (1985, dal memoir di Karen Blixen), Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975, da quello invece di Ken Kesey), Il Padrino (1974, dal bestseller di Mario Puzo) e Rebecca – La prima moglie (1940, che Hitchcock rielaborò dal noir di Daphne du Maurier). E anche quest’anno la tradizione è stata rispettata! Vediamo nel dettaglio come sono andati i film tratti da libri in questa edizione degli Oscar.
A giocarsi la vittoria per il miglior film ce n'erano addirittura due: Niente di nuovo sul fronte occidentale, film tedesco dal celebre romanzo di Erich Maria Remarque che racconta il trauma psicologico dei soldati tedeschi durante la Prima guerra mondiale, e Women Talking – Il diritto di scegliere, tratto dal romanzo bestseller “Donne che parlano” di Miriam Toews, che raccontala vicenda, ispirata a fatti realmente accaduti, di un gruppo di donne di una colonia religiosa che discutono di un segreto scioccante che riguarda gli uomini della comunità che per anni le hanno drogate e poi violentate. Come vi abbiamo anticipato, non è arrivata la statuetta ma resta il prestigio della candidatura al premio più importante.
Niente di nuovo sul fronte occidentale si è riscattato vincendo la statuetta per il miglior film internazionale, a cui ha concorso anche l’irlandese The Quiet Girl, girato interamente in lingua gaelica: un film ambientato nell’Irlanda rurale del 1981, dove una bambina di nove anni viene mandata dai genitori, poveri e negligenti, a vivere con la lontana cugina e suo marito. Il film è l’adattamento di Foster, romanzo breve della scrittrice irlandese Claire Keegan (mai pubblicato in Italia), che si è fatta recentemente conoscere nel nostro paese con Piccole cose da nulla, pubblicato da Einaudi e vincitore del Premio Orwell.
Due nomination ma nessun riconoscimento per Living, film britannico sceneggiato dal Premio Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro e ispirato al racconto di Tolstoj La morte di Ivan Il'ič, che affronta il grande tema dell'uomo di fronte all'inevitabilità della morte. A secco di premi anche Blonde, il film sulla vita di Marylin Monroe ispirato all’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates, splendidamente interpretato da Ana de Armas, e La signora Harris va a Parigi, un libro del 1958 di Paul Gallico, portato per la prima volta sul grande schermo.
Infine tra i film d’animazione a trionfare è di nuovo un libro: Pinocchio di Guillermo del Toro, opera nella quale il regista già premio Oscar per “La forma dell’acqua” riprende “Le avventure di Pinocchio” di Collodi ma decide di ambientarle nell’Italia fascista.
Che abbiano vinto o meno, i film tratti da libri hanno avuto un grande successo nell'edizione 2023 dei Premi Oscar. Per noi lettori sono un'ulteriore occasione per scoprire o rileggere capolavori letterari del passato e del presente, e confrontarli con i loro adattamenti cinematografici!
Tutti i libri protagonisti degli Oscar 2023!