Sono passati 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, avvenuta a Milano il 22 maggio 1873. Secondo le cronache dell’epoca, il celebre scrittore, che in quel periodo ricopriva anche la carica onorifica di senatore del Regno d’Italia, spirò «alle ore 6 e minuti quindici pomeridiane, nella casa di sua abitazione, via del Morone, numero 1». Qualche giorno dopo, quando si celebrarono con solennità i funerali, a cui presenziò l’allora re d’Italia Umberto I, la città di Milano fu molto partecipe: «gli uomini erano tutti nelle vie, e metà Milano, a non esagerare, volle seguire il feretro al Cimitero», ricordò lo scrittore Felice Venosta.
Nato a Milano il 7 marzo 1785 dal nobile Pietro Manzoni e dalla marchesa Giulia Beccaria (figlia del celebre giurista Cesare, autore del trattato Dei delitti e delle pene), Manzoni ha lasciato un’impronta indelebile sulla letteratura italiana grazie alla sua abilità nel trattare temi sociali e morali in modo profondo ed emozionante.
Il romanzo I Promessi Sposi, pubblicato in una prima versione tra il 1825 e il 1827 (detta “ventisettana”) e in seguito ripubblicato nella versione definitiva tra il 1840 e il 1842 (detta “quarantana”), è considerato un romanzo storico fondamentale nella letteratura mondiale. Ambientato nella Lombardia del XVII secolo, racconta la storia di due giovani innamorati, Renzo e Lucia, che vengono separati a causa degli eventi turbolenti dell’epoca. Manzoni utilizza la trama per esplorare temi come l’ingiustizia sociale, la corruzione, il potere ecclesiastico e la redenzione individuale. Con uno stile narrativo coinvolgente e un’accurata ricostruzione storica, Manzoni dipinge un quadro vivido della società italiana dell’epoca.
Ma Manzoni non si è limitato a scrivere solo quest’opera. È stato anche uno dei poeti più celebrati del XIX secolo, autore di inni, odi e tragedie che affrontano temi religiosi e filosofici. La sua poesia più celebre è senza dubbio Il cinque maggio, un’ode dedicata alla morte di Napoleone Bonaparte scritta di getto una volta appresa la notizia. In questa poesia, Manzoni esplora la natura dell’eroismo e del destino umano, affrontando la morte come parte integrante dell’esistenza umana.
Oltre alla sua produzione letteraria, Manzoni è stato un intellettuale impegnato nel dibattito culturale e politico del suo tempo. Ha sostenuto la causa dell’unità italiana e ha contribuito alla diffusione dell’idea di un’Italia unita e indipendente. La sua influenza si estende anche all’ambito linguistico, poiché Manzoni è considerato uno dei principali fautori della lingua italiana moderna, contribuendo con la scrittura e la pubblicazione della “quarantana” dei Promessi sposi alla sua standardizzazione e purificazione.
Alessandro Manzoni ha dimostrato una profonda sensibilità artistica e sociale attraverso le sue opere, ispirando generazioni di scrittori e lettori. Il suo stile narrativo eloquente, unito alla sua capacità di esplorare le complessità dell’animo umano e della società, lo ha reso una figura di grande rilievo nella letteratura italiana. Il suo lascito è ancora vivo e il suo contributo alla cultura italiana rimane immortale.